La nostra vita

Commentaire et critique cinématographique. Biutiful (Alejandro Gonzales Inarritu) Biutiful narre la vie quotidienne d’un homme, Uxbal (Javier Bardem). Il est impliqué dans l’exploitation de travailleurs chinois, il aide à la corruption de la police barcelonnaise, est dur avec sa famille… Jusqu’au jour ou il apprend qu’il a un cancer, et qu’il ne lui reste que quelques mois à vivre. A partir de ce moment, il va essayer de racheter ses fautes, d’obtenir le pardon. Le scénario, solide, a de

La question du spectateur Il s’agit d’une chronique que je soutiendrai à la radio, dans une émission traitant de l’actualité cinématographique. Cette chronique serait destinée au grand public, ou du moins aux auditeurs de ladite radio. Chronique d’un spectacle : Cette semaine, à l’affiche, Biutiful, d’Alejandro Gonzales Inarritu. Biutiful est le dernier film d’Alejandro González Iñárritu et c’est un vrai trésor. Après Amours chiennes, Babel et 21 grammes, le réalisateur ajoute avec ce film

pensare, sentire e reagire creano la nostra felicità e la nostra sofferenza. Quindi non è affatto un argomento astratto, qualcosa di cui dovrebbero occuparsi solo gli psicologi o gli studiosi del settore. Conoscere la mente ci riguarda tutti personalmente e direttamente; è la quintessenza di tutte le conoscenze, qualcosa che dovrebbe essere insegnato a scuola – se solo ci fosse qualcuno in grado di farlo. La conoscenza della mente non appartiene a nessuna filosofia di vita in particolare, trascende ogni

ELF TERMINALE L LFNY 2011 I- Compréhension 1) L'adolescenza di Costantina è una adolescenza turbata con la vita ordinaria, piena di ribellione per il quotidiano. Il narratore descriva questo ragazzo con "la testa agitata della fretta di vivere". 2) Lui vede la scuola come un impedimento, una cosa che forza lui a restare docile. Il testo prova che lui "non sarebbe (per nessuna) rimasto seduto su un banco di scuola." 3) Le giornate di Costantino sono particolari. Lui trascorre i sui giorni

cosa molto importante, forse la più importanta per la lora vità. Come lo mostra il testo : “è come una partenza”. Ma scusi; una partenza per andare dove ? ... Sono dacordo che l’amore è un sentimento forte, mà quando odiamo qualcuno, e anche un sentimento forte. Perchè siamo qui a pensare che l’amore è una cosa più importante ? Non è un invenzione per sentirsi meno soli ? Personalmente, penso di si. Si puo dire che, il periodo della nostra vità dove siamo i più soli è in questo momento: L’ADOLESCENZA

quel fanciullino presente in un cantuccio dell’anima di ognuno di noi, un fanciullino che rimane piccolo anche quando noi ingrossiamo e arrugginiamo la voce, anche quando nell’età più matura siamo occupati a litigare e a perorare la causa della nostra vita e meno siamo disposti a badare a quell’angolo d’anima. Esso arriva alla verità non attraverso il ragionamento ma in modo intuitivo ed irrazionale, guardando tutte le cose con stupore, con aurorale meraviglia, come fosse la prima volta: Fanciullo

raccolta di suoi scritti, si trova - per es.- , in un messaggio indirizzato ai Romani nel 1866[1], la seguente affermazione: "Roma non è una città: Roma è un'idea. Roma è il sepolcro di due grandi religioni, che furono vita al mondo nel passato, e il santuario d'una terza che albeggia e darà vita al mondo nell'avvenire. Roma è la missione d'Italia fra le nazioni: la Parola, il Verbo del nostro Popolo: il Vangelo Eterno di unificazione alle genti". Il discorso non potrebbe essere più esplicito: sepolcro di

La mia vita : Mi chiamo paula, ho sedici anni e abito nel un picolo villagio nel sud dell’italia. A scuola, la professoressa mi ha detto di fare una ricerca sul mondo prima la mia nascita. Ho molto parlato con mia mamma, con i miei nonni e loro mi anno racontato che molti molti anni fa, la terra era piena di modernita, che c’erava gia molti abitanti prima di noi. Mio nonno mi ha detto che il mondo ricomincia sempre, e che tutto è sempre uguale… E bizzaro no ? Si dire che nostra terra ha gia conosciuto

Il tempo che fu. Le domande sulla natura del tempo hanno sempre accompagnato la vita dell’uomo, nei diversi momenti storici, filosofi e letterati si sono a lungo interrogati sulla natura e ,soprattutto, sulla misurabilità del tempo. Soprattutto i filosofi e gli scienziati hanno provato a dargli 1 forma, 1 dimensione, e una definizione: “circolare o lineare?” “Oggettivo o soggettivo?”. La natura dell’uomo lo porta a circoscrivere spazi e limiti dell’esistenza e dunque

fait reconnaître, dans ce pain et ce vin consacrés La présence de Dieu notre Maître, le Seigneur Jésus ressuscité Salve Regina Salve Regina, Mater misericordiae ! Vita dulcedo et spes nostra, salve ! Ad te clamamus, exsules filii Evae. Ad te suspiramus, gementes et flentes In hac lacrimarum valle. Elia ergo, advocata nostra, Illos tuos misericordes oculos Ad nos converte ; Et, Jesum, benedictum fructum ventris tui, Nobis post hoc exsilium ostende. O clemens, o pia, o dulcis Virgo Maria