Uomo libero
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Ho scelto questo nome come sottotitolo della tesi perché, a mio avviso,questo rispecchia tantissimo le vicende che interessano il territorio della Romania nel periodo del comunismo.
Il termine libertà trovo che sia particolarmente significativo in quanto questo fu uno dei primi diritti di cui furono privati i cittadini rumeni con l’arrivo del comunismo. Per molto tempo la parola libertà non fece parte del vocabolario di questi abitanti ma fu conservata come un” sogno nel cassetto”. Per giustificare le mie affermazioni penso che sia fondamentale usare le testimonianze di una persona che fu coinvolta direttamente in questo processo storico e ne ha subito le conseguenze. Però prima ancora vorrei presentare il quadro generale in cui questi eventi si svolsero.
Successivamente all’accordo stipulato nell’autunno del1944 a Mosca ,tra Churchill e Stalin ,la Romania fu “consegnata”, politicamente parlando alla Russia ,da cui ne conseguì l’inizio del sistema di governo comunista.
I comunisti ,come anche negli altri paesi dell’URSS,iniziarono gradualmente la loro salita al potere con l’aiuto e il sostegno di Mosca. Il primo governo di ideologia comunista fu capeggiato da Petru Groza . Nel mese di giugno del 1946 fu eseguita la condanna a morte del Maresciallo Ion Antonescu. Il 30 dicembre 1947 il re Michele I di Romania fu costretto ad abdicare mentre le forze democratiche di opposizione vennero brutalmente liquidate. Nel 1948 l’influenza sovietica fu completa(con la nazionalizzazione e la collettivizzazione).
|“Quello che mi ricordo dalla mia infanzia sono soprattutto le notti .Furono |
|il primo segno che mi fece capire che qualcosa non andava .Sentivo delle |
|voci e poi delle grida piene di disperazione. Poi crescendo ho capito che le|
|persone che gridavano erano quelle che venivano costrette ad abbandonare le|
|loro case,le loro famiglie le loro terre per poi essere portati