Gestion
Cours du 26/11
Il mercato di lavoro : L’Italia è caratterizzata da basso rapporto tra occupati e popolazione residente, 1/2 persona lavora.
Fino al dopoguerra, l’Italia è sopratutto agricolo. Tra 1950 e 1960, è diventato un paese industriale, fondato sul secondario.
Nel 1980: Il settore il più importante è il terziario.
Ci sono molti diferenze tra regione (Sud/Nord); sono economicamente più forti le regione di Nord: Il tasso di occupazione è piu alto che nel Sud.
Il Nord a valari simili a quelli dei paesi europei i piu sviluppi.
I giovani e le donne sono le categorie piu fragili, l’occupazione femminile è molto piu basso che la media. La discoccupazione in Italia : è di circa 9%
Nel Nord Est ci sono piu occupati che nel Sud.
I settori :
Primario: Contiene tutte le attività che rispondono ai bisogni primari dell’uomo.
Agricoltura, elevamento, pesca/casca, selvicoltura, attività di estrazione delle materie prime...
Secondario: Ci sono i bisogni secondari dell’uomo
Trasformazione al nivello industriale, attività industriale, artigianato, produzione di energia, distribuzione (acqua, gas...) e l’edilizia.
Terzario: Sono i servizi. Sono complementari al settore primario e secondario.
Educazione, la salute, i trasporti, il comercio, il turismo, servizi assicurativi e bancari, amministrazione pubblica, ricerca...
L’Italia è un paese di servizi cosi come quelli di Europa. Se cresce il terzario, diminuscono le persone che lavorano nel primario e nel secondario. Dunque c’è una delocalizzazione.
L’agricoltura italiana è molta diversificata: per via delle differenze del territorio e del climato.
Non esiste una produzione dominante ma le differente produzioni si concentrano in aree specializzate. Si coltiva molti seminativi, foraggere e legno.
Si concentrano grande unità produttive e qualche cooperative nel Centro: si tratti di aziende grandi, tutto è meccanizzato.
Nel Sud e nelle isole invece, ci sono molte piccole