Le contrat social en italien
Di Jean-Jacques bambino, Rousseau scrive : Io mi credevo greco o romano. Capiamo, così, che egli si entusiasmava per l’eroismo e la civiltà degli eroi di Plutarco. Ginevra gli sembrava una città antica. Egli lascia presto la sua patria; in Savoia come a Parigi, egli lavora molto per trovare se stesso. A 31 anni un caso lo porta a Venezia, come segretario dell’ambasciatore di Francia. I Veneziano non sono gli Spartani. Davanti ai costumi corrotti e al malgoverno, egli vede che tutto dipendeva dalla politica. Sì, ma era un circolo vizioso, perché il governo dipende dai costumi che incoraggia. Il primo compito non è quello di formare buoni cittadini? La politica suppone una buona educazione. Il pensiero di Rousseau è avviato. Lo spettacolo della Francia conferma la sua diagnosi. Egli sogna presto di scrivere delle Institutions Politiques, legge i buoni autori mentre compone il suo Discours sur l’Inégalité, poi, per l’Encyclopedie l’articolo Economie Politique. Il 9 aprile 1756 si ritira a Montmorency e stabilisce il suo piano di lavoro. Innanzitutto riassumere e commentare i lavori dell’abate di Saint-Pierre, di cui ha i documenti, sulla Paix Perpétuelle e la Polysynodie, governo dei consigli. Poi espletare tre grandi progetti: finire le Institutions Politiques iniziate nel 1751, scrivere una Morale Sensitive, sull’accordo di bonheur e virtù, mettere insieme le sue idee sull’educazione. La composizione inaspettata della Nouvelle Héloise lo interruppe e perse il coraggio di lavorare alle sue Institutions Politiques. Queste dovevano avere due parti, una sui principi del diritto politico, l’altra sulle relazioni tra i popoli. Conservò la prima e bruciò il resto. Il contenuto delle sue tre opere prese corpo nella redazione del trattato sull’educazione, Emile, il cui quinto libro tratta di politica. Ma pubblica simultaneamente i suoi principi di diritto politico sotto il titolo di Contrat Social (1762). Come non